Paez, presidente del Venezuela, nominò Codazzi capo del suo stato maggiore; ed avendo ammirato i lavori da lui fatti sulla provincia Zulia, gli commise di comporre una geografia statistica ed un atlante di tutte le provincie del Venezuela,
Comprese il nostro Codazzi quanti e quali impedimenti gli sarebbero sorti innanzi in questo difficile compito: l'insalubrità delle regioni pantanose, la mancanza di strade praticabili per ascendere la Cordigliera e misurarne l'altezza, l'impossibilità di navigazione di alcuni fiumi, de' quali pur doveva tracciare i sinuosi corsi, le selve, inaccessibili e popolate di fiere e di serpenti velenosi, la ferocia di alcune tribù selvaggie, erano impedimenti di tal natura che avrebbero scoraggiato anche un uomo d'animo forte. Ma Codazzi con la sua potente volontà pose mano all'opera nel 1831 e la compì nel 1839.
L'uomo che ha volontà ferma e operosa, può molto più che un sublime ingegno: ei prevede, scansa i pericoli, va cautamente nel suo cammino, non si arresta, supera le difficoltà, ed ottiene il suo premio. Sovente Codazzi sospese i suoi lavori scientifici per operazioni militari nelle guerre civili, che in ogni tempo hanno desolato queste contrade. Nei diversi fatti d'armi si mostrò sempre buon capitano e uomo di animo perseverante. Le continue vittorie non lo fecero superbo, e fu sempre generoso con i vinti.
Il lavoro geografico-statistico di Codazzi sul Venezuela è un'opera scientifica d'altissimo merito; e fa invero meraviglia, come un uomo solo, senza nessun aiuto, e spesso occupato nello spegnere l'incendio di guerre accese da odii ed ambizioni cittadine, abbia potuto condurre a felice termine un'opera di così grande importanza, che venne accolta con plauso dall'Accademia delle scienze e dalla Società geografica di Parigi.
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