Piacemi, fra i molti, rammentare il nome dei fratelli Celestino e Cesare Monari, premiati per la lavorazione del riso: essi danno opera alla introduzione delle migliori macchine, edificano case con studio di buona igiene e comodo degli inquilini, imprendono cose utili ogni qualvolta ne trovano l'occasione, e sono imitabile esempio di amor fraterno e filiale, di operosità, di schiettezza e di cortesia.
Silvestro Camerini
Il nome di Silvestro Camerini è popolarissimo da Bologna a Venezia, e sovratutto in Ferrara ed in Padova: ed è poi degno d'essere conosciuto in tutta l'Italia.
La famiglia dei Camerini è antica in Castel Bolognese. Qui nacque Silvestro Camerini da Francesco e Lucia Borghesi, addì 5 ottobre 1777.
Si crede generalmente che i proprietari di terre non vadano soggetti a rovesci di fortuna, come i commercianti; ma ciò non è sempre vero. Nelle campagne pure son frequenti i mutamenti repentini, le pronte fortune, e le non meno pronte cadute.
Francesco Camerini, proprietario di terre, ne' disgraziati eventi di un'infelice impresa agricola, perdè ogni suo avere, e morì giovane, lasciando la vedova con sette figliuoli, tre maschi e quattro femmine. I maschi erano Paolo, Cristoforo, e Silvestro. Paolo morì nel 1821. Cristoforo fu compagno per un tratto di tempo al fratello Silvestro nelle sue imprese, poi si fermò a Rovigo, dove per molti anni attese ad appalti, e si occupò dell'educazione dei suoi figli. Morì nel 1858 lasciando molte ricchezze.
Silvestro Camerini si trovò adunque giovanetto, privo del genitore, colla famiglia sprovveduta d'ogni mezzo di fortuna.
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