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      Considerò coraggiosamente il suo stato, e deliberò di affrontare la fortuna col perseverante lavoro, e domarla. Dai quindici ai vent'anni fece il mercante di bestiame; girava i vari mercati della Romagna, e finì per fermarsi nel Ferrarese, dove scorgeva miglior campo ai suoi intenti.
      Sulla fine dello scorso secolo e all'inizio di questo s'intrapresero grandi lavori idrografici, costruendo scoli consorziali e ripari agli argini dei fiumi Panaro, Reno, Po e Adige. Silvestro Camerini, in età di venti anni, indovinò con un lampo di genio tutto il guadagno che avrebbe potuto procacciarsi prendendovi parte quando gli fosse stato possibile disporre di qualche capitale. Ma disgraziatamente non poteva disporre di nulla. Non si sconfortò tuttavia, e deliberò di prender un interesse in que' lavori in ogni modo. Incominciò pertanto dal farsi assumere come assistente, prendendo il governo di molti barocci. Uno dei suoi primi lavori fu al Panaro presso Bondeno: in breve gli appaltatori riconobbero in lui perspicacia non comune, ardire, attitudine agli affari, onestà a tutta prova; e cominciarono ad affidargli piccoli cottimi, che egli conduceva costantemente ad ottimo fine. Ogni piccolo guadagno adoperò a sempre maggiori imprese, misurando giustamente le sue forze colle opere cui s'accingeva, e conducendo queste con criterio ed energia per modo da accrescersi la pubblica fiducia, e costantemente riuscire. Così potè in breve prendere appalti pel valore di somme enormi e trarne corrispondenti vantaggi.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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