Il signor Giuseppe Vercellio Mino, nativo di Camandona, provincia di Novara, partì da Torino l'anno 1850 come semplice operaio minatore. Lavoro indefesso ed intelligentissimo lo condusse in breve tempo ad essere capo lavoratore, quindi a poco a poco impresario di trafori per strade ferrate, soprattutto nelle Spagne; ed ora domiciliato in Lione con numerosa famiglia, gode di una considerevole sostanza, dedicandosi quasi esclusivamente e con esemplare amore paterno a procurare ai suoi figli educazione distinta, onde riescano a vantaggio proprio e degli altri.
Il signor Lorenzo Marchetti, nativo del Finale di Modena, fornitore di ferro, uomo tanto benefico quanto dovizioso, è quegli stesso al quale il Governo italiano accordava nell'anno 1866 la decorazione dei SS. Maurizio e Lazzaro. Modello di cortesia e di amor patrio, lamenta di non poter lasciare la terra straniera e tornare a' dolcissimi riposi del suo paese nativo: legami di famiglia ed interessi rilevantissimi lo costringono a dimorare a Lione, ov'è rispettato come uno dei più abili fonditori, e sopratutto per la nobiltà del carattere e per la elevatezza dei suoi sentimenti.
Considerevole nella Colonia è il numero dei lavoratori gessatori, e considerevole è quindi pure il numero di coloro i quali hanno saputo procacciarsi una esistenza agiata. La famiglia del defunto signor Giacomo De Regis, originario da Rossa, provincia di Novara, è considerata fra le più ricche della Colonia; così dicasi del signor De Paoli, nativo di Alagna (Novara).
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