Due fratelli di lui, Alessandro e Francesco, l'uno dimorante a Tarare e l'altro a Tolosa, hanno acquistato essi pure una bella fama; ed un figlio di Giuseppe l'acquisterà certo ben tosto, dacchè ancora adolescente, seppe, al pubblico concorso del Conservatorio di Parigi, meritarsi un primo accessit per pezzi di musica da esso composti ed eseguiti.
Questi sono i nomi degli Italiani domiciliati nella giurisdizione consolare lionese, che abbiamo creduto più meritevoli di essere citati ad esempio, per avere contribuito e contribuire tuttavia all'incremento della civiltà, onorando sè e la patria cui appartengono.
Antonio Panizzi
Nacque a Brescello presso Reggio dell'Emilia il 14 settembre 1797. Il suo nome è fra i più chiari e meritatamente riveriti, degli insigni Italiani viventi, e non v'è uno dei nostri che in questi quarant'anni trascorsi sia andato a chiedere ricovero od ospitalità all'Inghilterra, che non abbia colà imparato a stimarlo e ad amarlo, e tutti lodano il suo sapere e la sua cortesia, moltissimi rammentano i benefizi ricevuti.
Gl'Inglesi, molto facili a dare agli stranieri le loro sterline, sono poi molto restii a conceder loro gl'impieghi: pure il Panizzi è stato in ciò bella ed onorevolissima eccezione, ed ha occupato in Londra una carica elevata ed importante che tenne per modo da averne pubblici ringraziamenti e dimostrazioni.
Il Panizzi nella giovinezza frequentò le scuole di Reggio per gli studi secondari; poi quelle di Parma per la giurisprudenza. Era stimato giovane di molt'ingegno e di molto studio: e questa non era davvero in quei tempi e in quei paesi una molto utile raccomandazione.
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