Con decreto del 12 marzo dell'anno 1868, il nostro Governo lo nominò Senatore del Regno, riferendosi all'articolo 33 dello Statuto, riguardante la categoria di coloro che con servizi o meriti eminenti illustrarono la patria. E veramente il Panizzi è uno dei più illustri e benemeriti patrioti italiani.
Carlo Zucchi
La vita militare, così avventurosa e piena d'alti e bassi, senza regola e senza ragione, è quella in cui l'impreveduto, il caso, la fortuna, la fatalità, il destino (o quale altro dei mille nomi si voglia dare alla cieca divinità cui inalzavano templi i Gentili e cui piegano reverenti la fronte i superstiziosi Musulmani), governano più capricciosamente gli eventi, e drizzano a liete sorti o infelici gli individui che si danno alla carriera delle armi.
Senza parlare del caso in cui una palla nemica tronca a mezzo il corso una vita preziosa, e spegne inonorata e solitaria, la fiammella dell'ingegno e il lume della fede in chi sudò e faticò sui campi di battaglia o fra la polvere delle biblioteche militari, spesso il valore e l'ingegno vennero in fama ed in fortuna solo perchè i tempi, le occasioni, le circostanze e tutte le altre cose indipendenti dal volere e dalla mente degli uomini porsero loro inaspettatamente ed impensatamente campo a manifestarsi e a farsi valere, mentre in altri casi mille eroismi sconosciuti, mille intelligenze nascoste, nei più bassi gradi della gerarchia militare passarono inosservati o inapprezzati, o servirono contro ogni giustizia a procurare ricompense ed onori a superiori ignoranti, fortunati od invidiosi.
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