Incredibile è la rapidità con cui spingeva avanti gli impresi lavori. In quattro mesi compì la bella pubblicazione dei quattro grossi volumi intitolati Venezia e le sue lagune.
Ma fece una volta una cosa ben più straordinaria. Ebbe un giorno avviso da una lontana provincia d'Italia che lo smercio di una sua recente pubblicazione trovava intoppo per via d'un'altra edizione meno dispendiosa, preparata e promossa per soverchiarlo. Appena ricevuto l'avviso, deliberò di fare immediatamente egli stesso un'edizione della medesima opera che per la modicità del prezzo vincesse ogni comparazione possibile: e il primo volume di quest'opera, cosa incredibile, venne composto, corretto, impresso, legato, e in centinaia di copie spedito in Toscana nel giro di ventiquattro ore.
Così sapeva volere quell'uomo: e la sua volontà indomabile dava un'irresistibile impulso alle centinaia di operai delle sue officine avvezzi ad obbedirlo e a secondarlo con tutte le loro forze, sostenendo in lui la vita e l'anima di tutto lo stabilimento.
Breve nei detti, duro nei gesti, vivo, concitato, i suoi operai lo amavano come un padre, perchè sapevano che all'uopo era egli veramente un padre per loro. Quando s'ammalavano, non solo non li abbandonava, ma oltre allo stipendio dava loro soccorsi anche se a lungo si fosse protratta la malattia. Non scacciava quelli che dopo una vita operosa e buoni servizi, o per infermità o per vecchiaia, non erano più atti al lavoro; li teneva, con squisita gentilezza d'animo, assegnava loro qualche facile ufficio onde potessero credere di guadagnarsi ancora il loro soldo e non aver l'elemosina.
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