Ora in quelle officine stanno lavorando due ritratti fatti dallo Zana, uno di Marco Polo, l'altro di Colombo, che la città di Venezia si propone di mandare in dono a Genova. Il Marco Polo è compiuto, e nessuna parola ne può dir la bellezza.
Perfino in America i lavori della fabbrica Salviati ebbero lode grandissima ed hanno tuttavia diffusione meravigliosa.
Lorenzo Radi ed Antonio Salviati sono uomini molto benemeriti di Venezia e d'Italia. Essi hanno fatto rivivere un ramo d'industria artistica per cui è andata gloriosa la nostra patria, un ramo d'industria che, siccome è stato, può essere ancora sorgente di molta ricchezza al paese.
E non è senza orgoglio e senza dolore che siam costretti a confessare essere essi conosciuti e stimati in Inghilterra assai più di quello che siano stimati e conosciuti in Italia.
Pini Bey
Gli avi di Pini Bey vissero nel Veneto a Bovalenta. Ora è più d'un secolo, il nonno di Pini Bey con un suo compagno chiamato Bastian Battaggia, ricchi entrambi sol di gioventù e di coraggio, mossero verso l'Egitto. Il Pini si diede al commercio, e meritò colla sua onorata condotta distinzioni dal suo governo (del quale ognuno sa quanto fosse guardingo nelle scelte) che lo fece console. Sposò in Egitto una Armena, da cui ebbe molti figli, dei quali fu primo Giovanni, che si trovò presto, per immatura morte del padre, a capo della famiglia.
Giovanni Pini proseguì nel commercio, e conducendo le cose sue con senno, notabilmente arricchiva: egli sposò una giovane di rara bellezza e di più raro ingegno, d'ottima famiglia aleppina.
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