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      Domenico Giudicelli
      Domenico Giudicelli nacque nel comune di Aquila, Valle di Blenio, addì 3 agosto 1780 da Giovanni Battista Giudicelli e Maria Caterina Rigozzi. La condizione dei genitori non permise che dessero ai figlio Domenico altra educazione eccetto quella che s'impartiva ai fanciulli nelle scuole comunali di quel tempo. E quanto fosse povera e meschina cotesta educazione sanno tutti coloro che conoscono qual fosse lo stato della pubblica istruzione in Europa sul finire del secolo scorso.
      Quando il fanciullo giunse a' dodici anni, costretto dalle misere condizioni della famiglia e dal bisogno a togliersi il grave peso d'un figlio, il padre suo lo affidò ad un venditore di castagne, che lo condusse seco a Bologna, senz'altro salario all'infuori del vitto. Ritornò al paese dopo due anni, portando al padre i pochi denari regalatigli dal padrone, e che non arrivavano alla somma di trenta lire.
      Appena quindicenne perdette il padre, il quale lasciava dietro di sè ben sette figli, la maggior parte in tenera età. Allora il giovane Domenico si sentì più che mai spinto a procurarsi una condizione migliore per sè e per la famiglia emigrando all'estero.
      Partì da casa munito di sole ventuna lire per poter fare il viaggio, e si recò a Lione dove lavorò più di un anno in una fabbrica di cioccolata. Da Lione andò per qualche mese a Bordeaux, e da Bordeaux a Parigi. Qui fu colpito da una malattia che l'obbligò a consumare i pochi risparmi che con tanta fatica aveva messo assieme. Ma riavutosi alla meglio, si pose al servizio di un tale che l'impiegò nel lastricare le vie.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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