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      Ammazzavano quelli che si difendevano, ed anche un po' gli altri, sovratutto i vecchi, e portavano via tutto il restante della popolazione. A Kartum parecchi mercanti di schiavi (là si chiamano giallab) stavano aspettando il ritorno del reggimento andato in escursione.
      Ritornato il reggimento, il governatore della città faceva una classificazione ragionata del vivente bottino, e cominciava la vendita. I giallab compravano tutto, e partivano pel Cairo; il viaggio da Kartum al Cairo non si può fare se non che in piccolissima parte pel fiume; il Nilo fa tanti giri e rigiri, e presenta così grandi difficoltà alla navigazione, che bisogna venir pel deserto. I due terzi dei neri morivano in istrada; quindi bisognava venderli ai giallab a Kartum molto a buon mercato, e rifarsi sulla quantità.
      Un bel giorno fu fatto intendere a Mohammed-Alì, vicerè, che col crescere dei rapporti fra l'Egitto e l'Europa, queste cose incominciavano a diffondersi nei paesi civili, e non facevano buon effetto. Mohammed-Alì amava atteggiarsi in faccia all'Europa ad apostolo della civiltà: ebbe cura di far sapere che ordini severi erano stati emanati affinchè i reggimenti egiziani di Kartum non dessero più la caccia ai poveri neri.
      I giornalisti di Francia che ripeterono la buona novella, interpretando largamente quelle parole, annunziarono che Mohammed-Alì aveva abolita la schiavitù e la grande notizia fece il giro di Europa. Ed ecco come si scrive la storia!...
      In verità i reggimenti egiziani non partirono più per dar la caccia ai neri: partirono per far loro la guerra.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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