Lo stesso Baretti rapito dalla venustà e dall'armonia de' carmi Pariniani sospese la terribile sua sferza, e dando di piglio alla penna temprata fin allora nel più amaro fiele tributò i dovuti elogi all'autor del Mattino e lo chiamò uno di que' pochissimi buoni Poeti che onorano la moderna Italia. Frugoni uomo fornito di non comune poetico ingegno, ma manierato e troppo facile negli sciolti, conosco, sclamò dopo aver letto il Mattino, conosco ora di non aver mai saputo far versi sciolti, benché me ne reputassi gran maestro (13). Tutti ammirarono questo genere di poesia nuovo, inusitato, unico, ed applaudirono all'inventore, come a colui, che sdegnando ogni copia, ogni imitazione aveva voluto creare ed essere singolare. Nè certamente all'opera di questo Poeta si può. applicare ciò che Elvezio sostiene di tutti i così da Lui appellati Genj, che cioè le loro opere sieno simili ad alcuni di quei monumenti dell'antichità, che eseguiti da molte generazioni di re, portano il nome di colui che li ha perfezionati. Nessuno ha aperta a Parini quella via che Egli così animosamente percorse; l'Italia non ha scrittore alcuno, in cui si ravvisi la di Lui maniera di scrivere così squisita e castigata, e 'l di Lui stile immantinenti si distingue fra tutti gli altri, come un pittore alla prima impressione riconosce un dipinto di Andrea del Sarto, di Guido, del Correggio.
Non mancarono e severi Zoili, ed accigliati Aristarchi, che gelosi del merito di questo Poeta., invece di andare in traccia delle di Lui bellezze, cercarono unicamente i difetti e si compiacquero di morderli con dente invidioso.
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