E se non se le dà soddisfazione,
La ci farà marcir 'n una prigione.
17
Bisogna qui pigliar qualche partito,
Se noi non vogliam ir nella malora:
Ed un ce n'è, ch'è buono arcisquisito,
Qual è, che si risvegli Celidora(38),
C'ha dato un tuffo nello scimunito(39),
Mentre di Malmantil si trova fuora;
E passandola sempre in piagnistei,
Pigra si sta, come non tocchi a lei.
18
Ma come quella, pare a me, che aspettaChe le piovano in bocca le lasagne,
Senza pensare un Jota alla vendetta,
La sua disgrazia maledice, e piagne.
Or mentre(40) ch'ella in arme non si mettaPer racquistar lo scettro e sue campagne,
Molto male per noi andrà il negozio,
Che muoiam di mattana(41) e crepiam d'ozio.
19
Chi sa? forse costei se ne sta cheta,
Perch'ella vede esser legata corta(42);
Che s'ell'avesse un dì gente e moneta,
Tu la vedresti uscir di gatta morta;
Ma qui Baldon farà dall'A alla Zeta;
(43)So quel ch'io dico, quando dico tórta:
Ritrova tu costei, sta' seco in tuono(44);
Chè quant'al resto, anch'io farò di buono(45).
20
Vattene dunque, e in abito di mago,
Dopo il formar gran circoli e figure,
Conchiudi e dille che tu se' presagoChe presto finiran le sue sciagure:
E quel tuo corazzon pelle di drago(46),
Imbottito d'insulti e di bravure,
Mettile indosso; chè vedra'la poiFar lo spavaldo più che tu non vuoi.
21
Bellona, che ha il medesimo capriccioDi far braciuole, va col sarrocchino(47)
E col bordone e un bel barbon posticcio,
Sembrando un venerabil pellegrino:
E fatto di parole un gran piastriccio,
Esser dicendo astrologo e indovino,
Che vien di quel discosto più lontano(48),
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Celidora Malmantil Jota Baldon Zeta
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