In che grado io sarò diratti appunto.
25
Se al corso di quest'acqua porrai cura,
Tutto il corso vedrai di vita mia:
Mentr'ella è chiara, cristallina e pura,
Di' pur ch'io viva in festa ed allegria;
Ed all'incontro, se è torbida e scura,
Ch'ella mi va come dicea la Cia(213):
Ma quand'ella del tutto ferma il corso,
Di' ch'io sia ito a veder ballar l'orso(214).
26
Ciò detto, in capo il berrettin si serra,
Mette man(215), chiude gli occhi e stringe i denti:
E dà sì forte una imbroccata in terra,
Che 'l ferro entrovvi fino a' fornimenti(216).
In quel che(217) i grilli e i bachi di sotterraSgombrano tutti i loro alloggiamenti,
Pullula fuori un cesto di mortella,
E di nuovo Florian così favella:
27
Fratel mio caro, questa pianta ancora,
Com'io la passi, ti darà ragguaglio:
Cioè, mentr'ell'è verde, anch'io alloraSon vivo, fresco e verde come un aglio(218);
E quand'ella appassisce e si scolora,
Anch'io languisco od ho qualche travaglio:
In somma, s'ella è secca, leva(219) i moccoli,
Per farmi dire il requie scarpe(220) e zoccoli.
28
Poichè queste parole ebbe finito,
Dal suo caro Amadigi si licenza:
Il qual rimase tutto sbigottito,
Perocchè gli dolea la sua partenza;
Quando in sella Florian di già salito,
Senza gran doble o lettre di credenza,
Andonne a benefizio di natura(221),
Con due servi, cercando la ventura.
29
E il primo giorno fece tanta via,
Che i suoi lacchè, spedati e conci male,
Si rimasero, l'uno all'osteria,
E l'altro scarmanato allo spedale;
Ond'ei più non avendo compagnia,
Sebbene accanto avea spada e pugnale,
Per non aver paura in andar solo,
| |
Cia Florian Amadigi Florian
|