Che pe' primi si tirin le bruschette(234).
40
Come volontaroso Florïano,
Senza chieder licenza o cosa alcuna,
Si fece innanzi: e postovi la mano,
Di trarne la più lunga ebbe fortuna.
Poco dopo il Marchese di Soffiano
Simile a quella anch'egli ne trasse una;
Ond'essi, come pria fu destinato,
Furono i primi a correr lo steccato.
41
Piglian del campo, e al cenno del trombettaSi vanno incontro colla lancia in resta.
Il Marchese a Florian l'avea direttaPer chiapparlo nel mezzo della testa;
Ma quei ch'è furbo, a un tempo fa civetta(235)
E aggiusta lui, dicendo: assaggia questa.
Perchè gli diede sì spietata botta,
Ch'egli andò giù come una pera cotta.
42
In quanto a sposa, omai questo è ascolto(236):
S'ei toccò terra(237), ancor la voglia sputi.
Così Florian dicea: nè stette moltoChe il secondo ne viene a spron battuti,
Che mette lui per morto, anzi sepolto;
Ma il giovane, che dà di quei saluti,
Gli mostra, in avviarlo per le poste,
L'error di chi fa i conti senza l'oste.
43
Comparso il terzo in testa della lizza,
S'affronta seco, e passalo fuor fuora:
Soggiunge il quarto, ed egli te l'infizza;
Sbudella il quinto, e fredda il sesto ancora;
All'altro mondo il settimo indirizza;
L'ottavo e il nono appresso investe e fora:
E così a tutti, con suo vanto e fama,
Cavò di testa il ruzzo della dama.
44
Il re si rallegrò con Florïano:
Sceso di sedia poi colla figliuola,
Gli fece allor allor toccar la mano(238),
Come nel bando avea data parola;
Ond'ogni altro ne fu mandato sano(239):
Ed ei nelle dolcezze infino a gola,
Ben pasciuto, servito e ringraziato,
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Florïano Marchese Soffiano Marchese Florian Florian Florïano
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