E preso allora il suo guinzaglio in mano,
Legò in un canto Tebero e Giordano.
60
Poi disse: or via venite alla sicura.
Rispose l'Orco: io non verrò nè anco:
Guarda la gamba!(271) perch'io ho pauraDi quella striscia ch'io ti veggo al fianco.
Allor Florian cavossi la cintura,
Ed impiattò la spada sotto un banco.
Disse l'Orco, vedutala riporre:
Io ti ringrazierei, ma non occorre.
61
E lasciata la forma di quel verro,
Presa l'antica e mostruosa faccia,
Con due catene saltò là di ferro,
E lo legò pel collo e per le braccia,
Dicendo: cacciatore, tu hai pres'erro:
Perchè, credendo di far preda in caccia,
Alfin non hai fatt'altro che una vescia,
Mentre il tutto è seguito alla rovescia.
62
Rimasto ci sei tu, come tu vedi,
Senza bisogno aver di testimoni:
E perchè con levrieri e cani e spiediFar me volevi in pezzi ed in bocconi;
Così, perch'ella vadia pe' suoi piedi,
Farassi a te, nè leva più, nè poni(272);
Acciocchè procurando l'altrui danno,
Per te ritrovi il male ed il malanno.
63
Ed io, ch'ebbi mai sempre un tale scopoD'accarezzar ognun, benchè nimico,
Come la gatta quando ha preso il topo,
Che, sebbene è tra lor quell'odio antico,
Scherza con esso alquanto, e poco dopoTe lo sgranocchia come un beccafico;
Così, perchè più a filo tu mi metta(273),
Voglio far io, e poi darti la stretta.
64
Così spogliollo tutto ignudo nato:
E veduto ch'egli era una segrenna(274),
Idest asciutto e ben condizionato(275),
Snello, lesto e leggier come una penna;
Lo racchiuse, e lo tenne soggiornato(276)
Perch'ei facesse un po' miglior cotenna;
Perocchè a guisa poi di mettiloro(277)
| |
Tebero Giordano Orco Florian Orco
|