Gli abbia promesso, mentre ch'ei si mova,
Di fargli porre a' piedi la cipolla(576),
Cercando della morte in bella prova,
Vuol avvisar di ciò Mona Cosoffiola(577),
Ch'è per basire a questa battisoffiola.
49
Ella insieme le schiere ha già ridotteDi genti, che non vagliono un pistacchio;
Cioè di quelle a cui fece la notteCol suo carro sì grande spauracchio.
Ed or quivi parare, e dar le botteInsegna lor, che non ne san biracchio(578);
Ma quand'innanzi a lei costui si fermaCosì tremante, la cavò di scherma(579).
50
Mentre del fatto poi le dà contezza,
Con quella ambascia e lingua di frulloneFa (perchè nulla mai si raccapezza)
Chi lo sente morir di passïone;
Ma quella, ch'a sentirlo è forse avvezza,
Lo 'ntende un po' così per discrezione;
E qui finiscon le lezion di guerra,
Perch'ella non dà più nè in ciel nè in terra.
51
Tutto in un tempo vedesi cambiareL'amante ingelosita Martinazza;
Or ora è bianca, come il mio collare,
Or bigia, or gialla, or rossa, or paonazza;
Or più rossa del c... d'uno scolareDopoch'egli ha toccata una spogliazza(580).
In somma ella ha sul viso più colori,
Che in bottega non han cento pittori.
52
Rabbiosa il capo verso il ciel tentenna,
Quasi col piede il pavimento sfonda;
Or si gratta le chiappe, or la cotenna,
Or dice al messaggero che risponda,
Or lo richiama, mentr'egli è in Chiarenna(581):
Grida, e minaccia, e par che si confonda;
Mille disegni entro al pensier racchiude,
I enne inne(582), e nulla mai conchiude.
53
Il guardo al fine in terra avendo fiso,
'N un vasto mare ondeggia di pensieri,
| |
Mona Cosoffiola Martinazza Chiarenna
|