Oltr'ad un'oca grossa arciraggiunta(605);
Ma vedendo più in là fra quelle paglieD'un pezzo d'arme luccicar la punta,
E del giaco scappare alcune maglieDa quella sua casacca unta e bisunta,
Insospettiron, com'un'altra voltaPotrà sentir chi volentier m'ascolta.
SESTO CANTARE
Argomento
Nel tenebroso centro della terra,
Ove regna Plutone, entra la strega:
E vuol, che seco, per finir la guerraDi Malmantile, entri l'Inferno in lega:
Fanno concilio i mostri di sotterra,
Ove ciascun buone ragioni allega:
Certa al fin le promette l'assistenza:
Rend'ella grazie, e fa di lì partenza.
1
Miser chi mal oprando si confidaFar alla peggio, e ch'ella ben gli vada;
Perchè chi piglia il vizio per sua guida,
Va contrappelo alla diritta strada;
E benchè qualche tempo ei sguazzi e ridaCol vento in poppa in quel che più gli aggrada,
E' vien poi l'ora ch'ei n'ha a render conto,
E far del tutto(606), dondola, ch'io sconto.
2
Di chi credi, lettor, tu qui ch'io tratti?
Tratto di Martinazza, iniqua strega,
C'ha più peccati che non è de' fatti(607),
E pel demonio ogni ben far rinnega.
Di darsi a lui già seco ha fatto i patti,
Acciò ne' suoi bagordi la protega;
Ma state pur, perchè tardi o per tempoLo sconterà: da ultimo è buon tempo(608).
3
Non si pensi d'averne a uscir netta:
S'intrighi pur col diavol, ch'io le dico,
Se forse aver da lui gran cose aspetta,
Che nulla dar le può; ch'egli è mendico:
E quand'ei possa, non se lo prometta;
Perch'ei, che sempre fu nostro nimico,
Nè può di ben verun vederci ricchi,
Una fune daralle che l'impicchi.
4
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Plutone Malmantile Inferno Martinazza
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