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      Per terminare il giuoco a' Pazzerelli.
     
     
      43.
      E conoscendo, ch'a ridurlo in sestoCi vuol altro che 'l medico o 'l barbiere,
      Vi si spenda la vita e vada il resto,
      Vuol rimediarvi in tutte le maniere.
      E quivi si risolve presto prestoD'andar girando il mondo, per vedere
      Di trovargli una moglie di suo gusto,
      Com'ei gliel'ha dipinta giusto giusto.
     
     
      44.
      Perciò d'abiti e soldi si provvede,
      E dà buone speranze al suo Nardino;
      E preso un buon cavallo e un uomo a piede,
      Esce di casa, e mettesi in cammino,
      Sbirciando sempre in qua e in là se vedeDonna di viso bianco e chermisino;
      E se ne incontra mai di quella tinta,
      Vuol poi chiarirsi s'ella è vera o finta.
     
     
      45.
      Perch'oggidì non ne va una in falloChe non si minii o si lustri le cuoia.
      E dov'ell'ha un mostaccio infrigno e gialloCh'ella pare il ritratto dell'Ancroia(815),
      Ogni mattina innanzi a un suo cristalloQuattro dita vi lascia su di loia;
      E tanto s' invernicia, impiastra e stucca,
      Ch'ella par proprio un angiolin di Lucca.
     
     
      46.
      Di modo ch'ei non vuol restarvi còlto,
      Ma starvi lesto e rivederla bene;
      E per questo una spugna seco ha toltoE sempre in molle accanto se la tiene,
      Con che passando ad esse sopra il volto,
      Vedrà s' il color regge o se rinviene(816);
      Ma gira gira, in fatti ei non ritrovaSuggetto che gli occorra farne prova.
     
     
      47.
      Dopo che tanto a ricercare è itoChe i calli al culo ha fatto in sulla sella.
      Giunse una sera al luogo d'un romitoChe a restar l'invitò nella sua cella;
      A lui parve toccar il ciel col dito,
      Per non aver a star fuori alla stella,
      Il passar dentro ed egli e il servitore


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Il Malmantile riacquistato
di Lorenzo Lippi (Perlone Zipoli)
Barbera Editore Firenze
1861 pagine 283

   





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