53.
Ma io ti vo' dar adesso un'abbozzataQui presto presto della sua figura:
Ei nacque d'un Folletto e d'una Fata
A Fiesol 'n una buca(821) delle mura,
Ed è sì brutto poi, che la brigataSolo al suo nome crepa di paura.
Oh questo è il caso a por fra i Nocentini
E far mangiar la pappa a quei bambini.
54.
Oltrech'ei pute come una carogna,
Ed è più nero della mezzanotte,
Ha il ceffo d'orso e il collo di cicogna,
Ed una pancia come una gran botte.
Va in su i balestri(822) ed ha bocca di fognaDa dar ripiego a un tin di méle cotte;
Zanne ha di porco, e naso di civetta,
Che piscia in bocca e del continuo getta.
55.
Gli copron gli occhi i peli delle ciglia,
Ed ha cert'ugna lunghe mezzo braccio;
Gli uomini mangia, e quando alcun ne piglíaPer lui si fa quel giorno un Berlingaccio(823)
Con ogni pappalecco e gozzoviglia;
Ch'ei fa prima coi sangue il suo migliaccio,
La carne assetta in vari e buon bocconi,
E della pelle ne fa maccheroni.
56.
Dell'ossa poi ne fa stuzzicadenti,
Niente in somma v'è che vada male;
Sicchè, Brunetto figliuol mio, tu sentiCh'egli è un cattivo ed orrido animale.
Ora torniamo a' suoi scompartimenti(824),
Ove son frutte buone quanto il sale,
Vaghe piante, bei fiori ed altre cose,
Com'io ti potrei dir, maravigliose,
57.
Ma lasciando per or l'altre da parte,
Cocomeri vi son dì certa razza,
Che chi ne può aver uno e poi lo parte,
Vi trova una bellissima ragazza;
Che, per esser astuta la sua parte,
Diratti che tu gli empia una sua tazzaA un di quei fonti lì sì chiari e freddi
Ma se la servi, a Lucca ti riveddi(825).
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