(903)
27.
Altri poemi poi vi sono ancora,
Ed hanno(904) caparrato alla Condotta(905)
Grillo(906), il Giambarda, Ipolito e Dianora,
I sette Dormienti, e Donna Isotta,
E un certo MALMANTIL, che s'e' va fuora,
Ecco subito bell'e messe in rottaLe Dee col Bambi(907), che l'ha chiesto, e vuole.
Farne all'acciughe tante camiciuole.
28.
Evvi anch'un libro di segreti, il qualeGiova a chi legge e insegna di bei tratti
E infra gli altri, a far che le cicaleCantin, senza che 'l corpo se le gratti;
E a far che i tordi magri, coll'occhialeGuardandogli, divengan tanto fatti.
Descrive poi moltissimi rimediPer chi patisce de' calli de'piedi.
29.
S'io vi narrassi tutto il continente(908),
Costui, diresti, ha i lucidi intervalli;
Pur vo' contarven'una solamenteCh'è vera, nè crediate ch'io sfarfalli,
Racconta d'una tal parturïenteChe una carrozza fece a sei cavalli,
E ch'una voglia fu che avea avuta;
Ed io lo crederò senza disputa.
30.
Perchè la donna, come altera e vana,
Sopr'agli sfoggi ognor pensa e vaneggia;
E bench'ell'abbia un ceffo di befana,
Pomposa e ricca vuol che ognun la veggia:
Perciò colei ebbe la voglia stranaDella grandezza dell'aver la treggia
Ancorchè tutte, perchè il cervel gira,
Le girelle vorrian, chè 'l sangue(909) tira.
31.
Ma basti circa i libri quanto ho detto;
Perch'io, che negli studi non m'imbroglioE questi mai nè altri non ho letto,
Chè forse i fatti lor saper non voglio,
A qualche error non voglio star soggetto,
Chè pur troppi n'ho fatti sopr'al foglio;
E poi perchè son tanti e tanti i tomiChe né anco so dir d'un terzo i nomi.
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Condotta Giambarda Ipolito Dianora Dormienti Donna Isotta Dee Bambi
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