Faceano il collo come una giraffa;
Se vien frittate, ognun stava accivito(1022).
Chè per aria chi può se la scaraffa.
Si ridussero in breve a tal partito,
Ch'ogni volta faceano a ruffa raffa;
In ultimo seguendo Bertinella
L'andavano a cavar della padella.
51.
Stanchi già di mangiar non sazi ancora.
Tal musica finì po' poi in quel fondo;
Ma perchè dopo cena il vin lavora,
Facean pazzïe le maggior del mondo.
Fra l'altre Bertinella e Celidora
Cominciaron per burla un ballo tondo;
E appoco appoco entrovvi altra brigataTalchè si fece poi veglia formata(1023).
52.
Accender fanno ancor, com'è l'usanza,
Molte candele intorno alla muragliaLo splendor delle quali in quella stanza
È tale e tanto, che la gente abbaglia;
Sicchè distinto si vedeva in danzaChi meglio capriole intreccia e taglia.
Nannaccio intanto sopr'alla spinetta(1024)
S'era messo a zappar la spagnoletta(1025).
53.
Un gobbo suo compagno, un tal delfino(1026)
Ch'alle borse, piuttosto che nel mareTempesta induce, prese un violino
Che sonando parea pien di zanzare.
Intanto un ben dipinto mestolinoSi porge in mano a quei c'ha da invitare(1027);
E l'Ugnanese, al quale il ballo tocca,
Sciorina(1028) a Bertinella in sulle nocca.
54.
È grave il colpo e giugne in modo tale,
Che quanto piglia tanta pelle sbuccia;
La donna, benchè sentasi far male,
Senz'alterarsi in burla se la succia.
Non vuol parer, ma in sè l'ha poi per male;
E dice l'orazion(1029) della bertuccia:
Sorride, ma nel fin par che riescaIn un rider piuttosto alla tedesca(1030).
55.
Al duca veramente pare strano
| |
Bertinella Bertinella Celidora Ugnanese Bertinella
|