Va, ma in vederlo poi le spalle volta,
E con lui dietro fugge nel saloneOve è la gente per ballare accolta.
Del lupo in traccia Paride si pone:
Il trova, e 'l prende con industria molta:
E ucciso quel, dà fine all'avventura,
Ed in tal guisa è liberato il Tura.
1.
Quanti ci son che vestono armatura,
Dottor di scherme e ingoiator di scuole(1043),
Fantonacci che fanno altrui paura,
Tremar la terra e spaventare il Sole;
E raccontando ognor qualche bravuraAmmazzan sempre ognun colle parole;
Se si dà il caso di venire all'ergo,
Zitti com'olio poi voltano il tergo!
2.
Ma e' son da compatir s'e'fanno errore,
Benchè non sembri mancamento questo;
Se chi a menar la man non gli dà il cuore,
In quel cambio a menare i piedi è lesto.
Oh, mi direte, vanne del tuo onore;
Sì; ma un po' di vergogna passa presto:
Meglio è dire: un poltron qui si fuggì,
Che: qui fermossi un bravo e si mori.
3.
Dunque appien mostra in zucca aver del sale:
Chè il savio sempre fugge la quistione(1044);
Anzi veder facendo quanto ei valeNel giocare(1045) al bisogno di spadone,
E che chi a nessun vorria far maleSa ritirarsi dall'occasïone,
E senza pagar taste o chi lo medichiDà campo che di lui sempre si predichi.
4.
Ma voi che di question fate bottega,
Credendo immortalarvi; e che vi giovaFar la spada ogni dì com'una sega
E porvi a' rischi e fare ogni gran prova,
Se quando poi la morte vi ripiega,
«Il vostro nome appena si ritrova?»
Or imparate un po' da Martinazza,
Ch'ella v'insegnera corne s'ammazza.
5.
Colei c'ha fatto buio, e che fallita(1046)
Paga di sogni i debiti a ciascuno,
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Paride Tura Sole Martinazza
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