8.
Mentre se alcun l'osserva ella pon mentePer cansarsi e non esser appostata,
Ecco in un tratto vedesi presenteMartinazza la sua confederata,
Che poco dianzi anch'ella similmenteDi man di Calagrillo è scapolata;
E seco vanne in luoghi occulti e scuriA fare incanti e i soliti scongiuri.
9.
Ne' quali aiuto ella chiede a Plutone
Ed ei comparso quivi in uno istante,
Dice c'ha fatto a lor riquisizioneGià spedire un lacchè per un gigante:
Qual è quel famosissimo Biancone(1141),
Che col battaglio, ch'era di Morgante(1142)
Verrà quivi tra poco ìn lor soccorsoA dar picchiate c'hanno a pelar l'orso.
10.
Ed eccolo, soggiunse, oh ve' battaglio!
Io ti so dir che al primo ch'egli accoppa,
Tutta l'armata a irsene(1143) in sbaraglio,
Che la barba pensò farvi di stoppa(1144);
E s'avvedrà ch'al fin pisciò nel vaglio,
E che pigliar un regno non è loppa;
Così scaciata(1145) abbasserà la crestaLi veder che de' suoi non campa testa.
11.
Qui tacque il diavol, perch'è fatto rocoE perchè l'aria al capo gli è maligna(1146),
Essendo avvezzo a star sempre nel foco,
Volta alle donne il dietro a casa e svigna,
E lasciavi il gigante nel suo loco;
Che dovendo a Baldon grattar la tigna,
Sull'uscio del salon già pervenuto,
Alzò il battaglio e questo fu il saluto.
12.
Sei braccia era il battaglio alto e di passo(1147),
E n'infragneva almen diciotto o venti;
Ma dando su nel palco, mandò a bassoUna trave intarlata e tre correnti:
E fece tal frastuono e tal fracasso,
Che sbalordì a un tratto i combattenti;
E per paura, a chi non fu percossoNon rimase in quel punto sangue addosso.
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Calagrillo Plutone Biancone Morgante Baldon
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