E in Pippo un tratto dà del Castiglioni
Che mascherato ancor tira di buffa(1191):
Ed ei che nel sentir quei farfalloni(1192)
Venir piuttosto sentesi la muffa,
Passandolo pel petto banda banda,
A far rider le piattole(1193) lo manda.
43.
Nanni Russa ha più là pien di feritePericolo che fu scopamestieri;
Fu pallaio, sensale, attor di lite,
Stette bargello ed abbacò di zeriPrese l'appalto alfin dell'acquavite,
Ma con essa svaniro i suoi pensieri,
Non più il vino stillando ma il cervello,
Per mettervi(1194) poi il mosto e l'acquerello.
44.
Con Dorïano il Furba ecco alle mani,
Di ferro da stradieri impugna un fuso;
E l'altro una paletta da caldani,
E con essa a lui cerca e sbracia il musoMa perchè quei le(1195) scuote come i cani,
Gli scarica il suo solito archibusoCh'egli ha a' monnini(1196), e vanne un sì terribile
Che lo flagella e mandalo in visibile(1197).
45.
Maso di Coccia avria colla squarcina(1198)
Fatto d'ognun polpette e cervellata,
Se a tanto mal non fea la medicinaCol dar sul grifo a lui Salvo Rosata,
Che sapendo ch'ei fa la contadina(1199),
Vuol ch'e' faccia però la tombolata;
Ch'essendo presso all'uscio della salaLo spinge fuori a tombolar la scala.
46.
Palamidone intanto colla manoIn tasca a Belmasotto andava in volta(1200),
Per tirarne la borsa in su pian pianoPer carità che non gli fosse tolta;
Ma il buon pensier ch'egli ha riesce vano,
Perch'egli col pugnal se gli rivoltaE fa per caritade anch'ei che muoia,
Acciò la vita non gli tolga il boia.
47.
Quasi di viver Batistone stufo,
Egeno affronta con un punteruolo;
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