Nel qual chi è ferito e chi percosso;
Chi dietro strascicar si vede un fianco,
E chi ha un altro guidalesco addosso,
Mostrando anch'egli, senza andare al bancoO al sabato aspettar, ch'egli ha riscosso;
Ciascuno ha il suo fardel di quelle tresche(1228)
Che pigliarsi ha potuto più manesche.
11.
Chi ha scatole, chi sacchi e chi involtureDi gioie, di miscee, di biancheria:
Un altro ha una zanata di scrittureCh'egli ha d'un piato nella Mercanzia(1229):
E piange ch'ei le vede mal sicure,
Perocchè 'l vento gliele porta via;
Un altro, dopo aver mille imbarazzi,
Port'addosso una gerla(1230) di ragazzi.
12.
Un altro imbacuccato stretto strettoVa solo, e spesso spesso si trattiene,
Perch'egli ha certe doppie in un sacchetto,
E le riscontra s'elle stanno bene.
Le donne agli occhi han tutte il fazzolettoE sgombrano(1231) aspi, rócche e pergamene(1232);
Chi'l suo vestito buono e chi uno straccio,
Chi porta il gatto o la canina in braccio.
13.
Entra Paride alfin dentro alla portaOve gli par d'entrare in un macello;
Ch'ad ogni passo trova gente morta,
O per lo men che sta per far fardello.
Ma quel che maraviglia più gli apporta,
Si è il veder in piazza un capannelloDi scope e di fascine, e poi fra poco
Strascinarvi una donna e dargli fuoco.
14.
Curioso vanne, ed arrivato in piazzaPer chi, domanda, è sì gran fuoco acceso?
E gli è risposto: egli è per Martinazza
Che già v'è drento e scrive: lato preso(1233);
E le sta ben, perch'una simil razza,
C'ha fatto sempre d'ogni lana un peso(1234),
E' si vorrebbe, Dio me lo perdoni,
Gastigare a misura di carboni.
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Mercanzia Paride Martinazza Dio
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