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      (212) VA' IN UN FORNO. Va' in malora, al diavolo, in galea.
      (213) LA CIA, fruttaiuola, usava un certo suo detto laido per significare: Mi va male.
      (214) BALLAR L'ORSO. Di' che son morto. Uno di quei tanti detti, usati dalla plebe buffona, per levarsi la trista idea della morte. (Salvini.)
      (215) METTE MAN alla spada.
      (216) FORNIMENTI. Qui l'elsa
      (217) IN QUEL CHE. Mentre i grilli spaventati scappano.
      (218) VERDE COME UN AGLIO. Qui vegeto ma la frase adoprasi anche a denotare uomo di poca sanità, alludendo allora non alla freschezza, ma al colore.
      (219) LEVA. Compra.
      (220) REQUIE SCARPE. Storpiamento buffonesco di requiescat. L'idea di scarpe ha poi attratta quella di zoccoli, anco perchè i frati sogliono accompagnare i morti.
      (221) A BENEFIZIO DI NATURA. Ove fortuna lo guidasse.
      (222) QUILIO. Falsetto.
      (223) IN VISIBILIO. Si usa (dal Visibilium omnium et invisibilium) per andare in estasi; ma qui pare che significhi mandava note acutissime.
      (224) PER B MOLLE. Bemolle o bimolle. Il doppio senso e l'idea di trincare che v' è dentro, son manifesti.
      (225) CAMPI. Castello a sei miglia da Firenze, è detto spiantato alla radice non perchè sia diroccato affatto, ma per dire pieno di gente spiantata.
      (226) 'L CRISTIANO. Gli uomini
      (227) TOCCAR BOMBA. Partirsene presto. Chiamasi bomba nel giuoco dei birri e ladri quel luogo immune, cui toccando i fanciulli che fari da ladri, non possono esser presi da quelli che fan da birri: e perchè il trattenersi a lungo nella detta bomba non è permesso, toccar bomba ha il significato che s'è detto.


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Il Malmantile riacquistato
di Lorenzo Lippi (Perlone Zipoli)
Barbera Editore Firenze
1861 pagine 283

   





Salvini Visibilium Firenze