(325) USCITA. Soccorrenza, diarrea.
(326) QUESTO morbo, puzzo. Si osservi il parlare spropositato ma dottorale di costui.
(327) RACCAPPELLA. Reitera.
(328) DIAGRANTE è una specie di gomma.
(329) ADDIO, FAVE. Così disse un tale che scommesse e perdò un campo di fave: onde il detto vale Tutto è perduto.
(330) ARGOMENTO. Serviziale.
(331) Questa stanza, per esser delle più belle nel suo genere, è divenuta popolarissima.
(332) INGRASSARE ecc. Vuol morire. Nomina i petronciani per qualsiasi altra pianta. Vedi st. 6.
(333) PUCCIO LAMONI. Paolo Minucci, il comentatore del Malmantile Racquistato
(334) DUCE DI CARTAGENA. Espertissimo giocator di carte.
(335) MAMMAGNUCCOLI. Così chiamavansi una società di giocatori.
(336) ANDARE A GRUCCIA. Essere stroppiato.
(337) Offerta dicesi quel tanto che danno alla chiesa in certe occasioni certe pie confraternite.
(338) EGLI che aveva già fatta una lezione in casa Coltellini ecc.
(339) SENZA METTERVI ecc. Subitamente, come chi per mangiar presto una vivanda, non la condisse.
(340) A GIORGIO SCALI, che nel 1381 tentò avventatamente in Firenze un rivolgimento politico, fu mozzo il capo.
(341) E IN MAN ecc. Mandaron via. Piglia il lembo, piglia il cencio dicevasi da' maestri di bottega a' garzoni, e intendevasi, Vattene.
(342) OND'EI ecc. Enea propriamente fuggì col padre, portandolo a pentolino, perchè Virgilio gli fa dire: Cave pater, cervici imponere nostræ. Il portare a cavalluccio è quando il portato, avvolte le braccia al collo del portante, glie le stringe sul petto, e il portante ricinge colle sue braccia le gambe del portato che lo inforca ai fianchi.
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