Mi č tanto indifferente l'una o l'altra cosa, che non mi prenderei la pena di voltare una mano perchč segua pių presto l'uno che l'altro effetto.
(866) BACCALARE. Uomo di stima. Baccelliere e Licenziato
(867) COGNO. Congius; misura.
(868) QUALCHE REGRESSO. Qualche facoltā di rivalersi, qualche autoritā.
(869) NČ CHE ecc. E che dal non aver lei dote non abbiano a prender motivo di conculcarla.
(870) RIDURLA A ORO. Vedi c. III, 48.
(871) TESTONE. Moneta che valeva lire italiane 1, 68.
(872) FRIGNUCCIO pare un nome proprio, ma significa male, malattie; da infrigno che vale grinzoso, infermiccio.
(873) BATTER LA BORRA. Tremare, battere i denti.
(874) QUOIO o cuoio D'ORO si chiamano certe pelli conciato e dorate.
(875) BENDUCCIO. Striscia di panno lino bianca, che s'appicca pendente alla spalla o alla cintola dei bambėni, perchč si possano con essa nettare il naso. (Minucci.)
(876) MONTIERA. Sorta di berrettino, in forma di piccol cappello, con mezza piega.
(877) UNA CRAZIA valeva 7 centesimi.
(878) FRUGNOLONE. Vedi c. VII, 37.
(879) CHI LA VOLESSE RIVEDERE. A esaminar bene la cosa.
(880) SPECCHIO. Lista, libro; qui, dei debitori.
(881) RIGATTIERE. Rivenditore di robe usate.
(882) IN SU I POGGI. Anche i montanari si tengono in lusso.
(883) I CANNELLI sono arnesi dei tessitori di lana, i quali facilmente sono unti.
(884) DI PUNTO. Ricamate e trapuntate.
(885) PENA DEI CINQUE SOLDI. Vedi c. V, 30.
(886) BRACHE D'OR. Il Garani. Vedi st. 7. Cosė chiamasi anche il fante di danari nelle minchiate, perchč č dipinto con calzoni gialli.
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Licenziato Minucci Garani
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