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      Di tali Tarocchi altri si chiamano nobili, perchè contano, cioè, chi gli ha in mano vince quei punti, che essi vagliono: altri ignobili perchè non cont'ano. Nobili sono 1, 2, 3, 4 e 5, che la carta dell' Uno conta cinque, e l'altre quattro contano tre per ciascuna. li numero l0, 13, 20, e 28, fino al 35 inclusive, contano cinque per ciascuna, e l'ultime cinque contano dieci per ciascuna, e si chiamano arie. Il matto conta cinque, ed ogni re conta cinque, e sono ancor essi fra le carte nobili. Il numero 29 non conta, se non quando è in verzicola, chè allora conta cinque, ed una volta meno delle compagne respettivamente. Delle dette carte nobili si formano le verzicole, che sono ordìni e seguenze almeno di tre carte uguali, come tre re, o quattro re; o di tre carte andanti, come 1, 2, 3, 4 e 5, o composte, come 1, 13, e 28; 1, matto, e 40, che sono le trombe, 10, 20, e 30, ovvero 20, 30, e, 40. E queste verzicole vanno mostrate prima che cominci il giuoco, e messe in tavola: il che si dice accusare la verzicola. Con tutte le verzicole si confà il matto, e conta doppiamente o triplicatamente, come fanno l'altre che sono in verzicola, la quale esiste senza matto, e non fa mai verzicola, se non nell'uno, matto, e trombe. Di queste carte di verzicola si conta il numero, che vagliono tre volte, quando però l'avversario non ve la guasti, ammazzandovene una carta o più con carte superiori, chè in questo caso quelle, che restano, contano due volte, se però non restano in sequenza di tre.


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Il Malmantile riacquistato
di Lorenzo Lippi (Perlone Zipoli)
Barbera Editore Firenze
1861 pagine 283

   





Tarocchi