(1040) ARMEGGIA. Fa e dice, e non conclude nulla.
(1041) STIANTA. Schianta, spiattella.
(1042) PENETRA IN CANTINA. È intesa anche da' vinai.
(1043) SCUOLE. Par che dica scuole di scherma. Ma scuola è anche il nome di un certo pane condito con anaci, così detto perche ha la forma di una scuola o spuola da tessere.
(1044) FUGGE la questione, facendo piuttosto vedere quanto ecc., e che ecc. Qui si sottintende A due gambe.
(1045) GIOCAR ecc, Fuggire. Vedi c. VII, 76.
(1046) In questa ottava si descrive assai piacevolmente il cessar della notte. Sembra però che si parli di una donna fallita e omicida che fugga dalle spie e dai toccatori che portavan calze gialle. Vedi c. II, 60.
(1047) PER OGNUNO. Da ognuno.
(1048) SUONA. Pute. Vedi c. VI, 49.
(1049) UN CANTO. Fu giusto che del suo suono avesse un canto in pagamento. Pigliare un canto in pagamento significa Andarsene. Dare un canto in pagamento vale Scantonare, Fuggire il creditore.
(1050) NOCENTINA. Innocentina.
(1051) L'ALBA DE' TAFANI. Di là da mezzogiorno.
(1052) E SPACCIA ecc. E fa il bravo. Qui, piuttosto che al cavallo di Orlando, pare che alluda ad un Baiardo, valoroso militare, di cui parla anche il Varchi.
(1053) FARNE MONTE. Mandare a monte il duello con Calagrillo.
(1054) PETTO A BOTTA. Armatura del petto da parar le botte.
(1055) PER ALTRO. Con altro pasto che gramigna, la bestia non adoprerebbe mai i denti, e non potrebbe che digrignarli.
(1056) LA MARCA ecc. Aveva già una marca sulla pelle che indicava esser quello un cavallo del Regno di Napoli: ma i guidaleschi che ha, indicano che è solamente buono da esser mandato allo scorticatoio.
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Fuggire Andarsene Scantonare Fuggire Orlando Baiardo Varchi Calagrillo Regno Napoli
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