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      Ceradini (Due globi "MERCATORES", p. 299) pretende spiegarla così: "Savonensis Suarum Altitudinum Servus - dec. mil. insula - Cristo ferens", alludendo così ad essere savonese, il che non era vero; e ad avere scoperte 10,000 isole, che avrebbe portate a Cristo, mentre egli stesso, che non peccava certo di modestia, dopo il secondo viaggio diceva di averne scoperte solo 700; anche pretende che egli intendesse dire: "Porto al Cristo le genti", mentre è noto, e don Fernando e il Las Casas v'insistono, che Colombo, così poco colto nella lingua latina, traduceva, sbagliando, il suo nome per: "Portatore del Cristo": "Certo cominciò, - egli dice, - a firmare con questa sigla dopo la scoperta"; ed infatti cominciò ad adoperarla solo dopo il 1494.
      Reille (Columbus und seine vier Reisen, 1892) con altrettanta verosimiglianza spiega la sigla: "Servidor de sus altezas sacras Iesus Maria Joseph, - Portatore di Cristo".
      Marguerite (Navigation Francaise, 1892) la spiega così: "Supplex servus Altissimus servatoris Christus Maria Joseph - Christum Ferens".
      Ruge opina che la sigla sia l'effetto d'una inutile... pedanteria.
      Non sarà ardito l'alienista, che, invece di lambiccarsi il cervello in istrambe interpretazioni, pretenda che fosse invece una di quelle grafe simboliche così speciali ai paranoici, sopratutto quando si preoccupano del proprio nome, da cui cavano i più strani auguri o promesse; e che sono per questi esseri stranamente egocentrici, il punto di partenza di tutta una complicata impalcatura delirante.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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