(Lolli o. c.).
Nè fu questa la sola osservazione originale che sorgesse nella mente di Colombo lungo il percorso di quella navigazione affatto nuova. Difatti, già fra il 13 e il 17 settembre del 1492 egli aveva compiute, ricollegandole con mirabile perspicacia, le sue osservazioni sulle declinazioni dell'ago magnetico: l'uso della bussola rimontava ad epoche remote, alla civiltà cinese: forse, durante le audaci navigazioni del secolo XV attraverso l'Atlantico, s'era anche osservato che la punta dell'ago calamitato non mirava diritto al polo, ma inclinava verso nord-est; ma fu egli indubbiamente il primo che, per dirla colle parole dell'Humboldt, constatò che questa stessa variazione variava; vale a dire che la bussola, a una certa distanza a ponente delle Azorre, declinava verso nord-ovest. Combinando le sue osservazioni sulla declinazione magnetica con quelle sulla linea stabile del mar di Sargassi e il cambiamento di temperatura notato a 100 leghe dalle Azorre, egli doveva poi più tardi giungere a stabilire una linea senza variazione nell'Atlantico, che fissava le grandi divisioni climatiche dell'Oceano e potè riuscire utilissima per la determinazione della longitudine.
La sua tenacia infine fu meravigliosa, geniale; scrivemi in(17) proposito il geografo Prof. Errera, "la genialità sua massima sta nell'aver attuato il progetto di Toscanelli, che a tutti i dotti del tempo doveva parere tecnicamente possibile, praticamente inutile o pazzesco: - inutile, perchè un'altra via oceanica alle Indie era già stata trovata (giro del capo di Buona Speranza); - pazzesca, perchè un viaggio che lasciasse dietro a sè ogni terra gettandosi a capofitto nei deserti dell'Oceano sulla sola fede dei calcoli d'un solo cosmografo, doveva parere idea da matti e non da savi, per quanto si temperasse con l'erroneo calcolo del potersi compiere in pochi giorni.
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