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      Taluno, è vero, aveva già tentato dei viaggi verso ponente alla scoperta d'isole supposte; ma tra questi e Colombo v'è la stessa differenza, che tra un nuotatore che s'allontana dalla sponda tanto da esser sicuro di potervi ritornare prima che gli manchino le forze, e il nuotatore che lasci la sponda senza voler più tornare indietro, diretto ad una meta che egli suppone esista al di là.
      Ora di un progetto che i savi praticamente e giustamente sconsigliavano, egli volle e seppe esser attuatore. Forse fu il morbo che nascose alla sua mente gl'inconvenienti dell'impresa; ma certo esso gl'instillò la tenacia e l'energia dell'uomo che è spinto da una idea fissa.
      Ma quando una idea fissa è la scoperta di un nuovo mondo, abbiamo innanzi una meta così gigantesca, da non poterla assimilare alle quasi sempre sterili, sempre incomplete, concezioni dei pazzi.
     
     
     
     
      MANZONI(18)
     
      (Con 3 tavole)
     
     
     
      L'UOMO
     
      CAPITOLO I.
     
      Esame somatico e biologico.
     
      Alessandro Manzoni era di alta statura, m. 1. 67, con apertura delle braccia (carattere questo degenerativo) molto maggiore della statura 1.75; circonferenza del capo molto vasta - 580mm.; - fronte larga alla base 110, ma sfuggente. Ebbe acutezza visiva grande fino a tarda età, che contrastava coll'ottusità notevole del gusto e dell'odorato, che non lo lasciava accorgere dei cibi che sapessero di fumo; la poca sensibilità musicale contrastava ad una strana iperacusia, specie, notturna. - Moderato nel cibo, salvo quando avesse dei grandi dispiaceri; occasioni queste, in cui, all'inverso dei più, mangiava assai.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





Colombo Manzoni