Doppia personalitā, - Presentō in tutta la vita, non che passando dalla giovinezza all'etā adulta, una vera doppia personalitā: ora timida, ora audace, ora bigotta, ora Voltairiana, ora affettuosa, ora muta d'affetto.
Avea una vera forma di follia circolare: giorni nefasti, come egli li chiamava, di angosce, inquietudine, di singolari scoraggiamenti, durante i quali non poteva nemmeno passeggiare, e giorni tranquilli.
Scrittura. - La doppia personalitā di Manzoni si riflette nella scrittura ora nitida e calma ora procellosa, come aveva giā intraveduto Bonghi. Se noi esaminiamo, per es., l'autografo di quel frammento sul Corpus Domini pubblicato nel Carteggio fra Rosmini e Manzoni (vedi n. 1), e la dichiarazione premessa in etā adulta al giovanile Trionfo della libertā; ed il ms. del Trionfo della Libertā, (Bonghi. Opera inedita di Manzoni, Vol. I, p. 30, Fig. 2-3, e le note al Canto I., idem, Fig. 4), vediamo nelle ultime, ma pių specialmente nella prima, che crederei scritta nel 53, un tipo comune agli ecclesiastici, che risulta da un'eguaglianza monotona di tutte le lettere, curve e filetti, senza risalto alcuno di filetti, nč di hampe allungate nč di curve personali, nč di volute, nč di tagli del t, senza pendenze spiccate a destra nč a sinistra.
Invece l'autoritratto (Fig. 5) ha un tipo artistico spiccato, che ricorda quello di Raffaello e anche Mantegazza, Calderini, Mazzini, Bistolfi con belle maiuscole, con curve artistiche, col taglio del t qualche volta al di sopra, qualche volta all'indietro o al davanti della lettera, con accentuati filetti e i grassetti.
| |
Voltairiana Manzoni Bonghi Corpus Domini Carteggio Rosmini Manzoni Trionfo Trionfo Libertā Bonghi Manzoni Vol Fig Canto I Fig Fig Raffaello Mantegazza Calderini Mazzini Bistolfi
|