Si constatò in lui una persistenza prolungata della fontanella anteriore fino ai tardi anni. Verso i dodici anni diede segno della sua straordinaria intelligenza, e a quindici era d'un'attività intellettuale straordinaria; ma appunto pel troppo lavoro, pel surmenage, incomincia allora in lui a manifestarsi un deterioramento nella salute fisica e psichica. - E d'allora, scrive il Binet-Sanglé, ci possiamo immaginare Blaise Pascal come lo ritroveremo sei anni più tardi, debole, insonne e triste. A 23 anni, sotto l'influenza di due Giansenisti, incomincia a diventar bigotto; a 24, in seguito ad eccessive fatiche, ha una grande prostrazione, una paraplegia incompleta, una cefalgia continua, esofagismo, sudori notturni ed insonnia. Fra alternative di lavoro e di ossessioni religiose, tocca i 30 anni. A quest'epoca, non riceve più che gente religiosa, passa tutto il suo tempo nella preghiera e nella lettura della Sacra Scrittura, di cui impara a memoria intere pagine, si dà alle mortificazioni della carne; si fissa, p. es., una razione di cibo, che non sorpasserà mai, per quanto abbia appetito, e che mangia anche quando ne prova disgusto; porta addosso una cintura di ferro guernita di punte, che si fa penetrare nella pelle a colpi di gomito quando prova qualche piacere.
A 31 anno, dopochè, passando un ponte, fu per cadere nell'acqua, restando la vettura sospesa sull'abisso, fu preso da un'allucinazione terrifica per cui vedeva al lato destro un abisso, sicchè faceva mettere una sedia da quel lato per rassicurarsi; allucinazione a cui alludeva in una strana pergamena od amuleto che faceva ricucire nei suoi abiti, e che riproduciamo, per dimostrare come portasse e nella forma e nel contenuto l'incoerenza del pazzo.
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