I più interessanti in proposito sono i due capitoli: L'Eclissi e Delirii.
Nel primo noi vediamo ritratto un particolare stato d'animo che entra già nel campo delle alterazioni psichiche gravi, e che non può spiegarsi altrimenti che ammettendo in Tolstoi uno stato morboso epilettico.
Quando penso alla mia adolescenza e soprattutto al mio stato(76) d'animo di quel giorno nefasto, capisco benissimo i più atroci delitti, commessi senza un fine, senza intenzione di nuocere, semplicemente così per curiosità, per bisogno incosciente d'azione. In quei momenti in cui il pensiero non controlla più gl'impulsi della volontà, e in cui gl'istinti grossolani rimangono i soli padroni dell'essere, io capisco il ragazzo inesperto, il quale senza ombra di esitazione nè di paura, con un sorriso di curiosità accende ed alimenta il fuoco nella propria casa, dove dormono i suoi fratelli, suo padre, sua madre, tutti coloro ch'egli ama teneramente: Sotto l'influenza di questa eclissi temporanea del pensiero, direi quasi di questa distrazione, un giovane contadino di 17 anni contempla un'accetta, arrotata di fresco, vicino alla panca su cui dorme supino il suo vecchio genitore; ad un tratto la impugna, poi guarda, con curiosità ebete, come dalla gola tagliata del padre il sangue cola sotto la panca
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Secondo Mariani (ed io sono in gran parte d'accordo con lui), la è questa una magistrale descrizione dello stato psichico in cui si compie il crimine epilettico, di cui sono classiche caratteristiche: l'incoscienza (ecclissi temporaneo del pensiero); la causale futile o nulla (per curiosità, per bisogno incosciente d'azione); la freddezza e la calma nel colpire (senza ombra d'esitazione nè di paura); ne è persino indagato il meccanismo psicogenetico, cioè l'abolizione od almeno la diminuzione dell'azione inibitoria e direttrice dei centri superiori, colla prevalenza ed aumento dell'eccitabilità dei centri subprimario sottoposti, che tendono a rendersi preponderanti, ed adombrato sapientemente nelle parole: "il pensiero non controlla più gli impulsi della volontà... e gli istinti grossolani rimangono i soli padroni dell'essere". (ibidem).
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L'Eclissi Delirii Tolstoi Mariani
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