Con chi l'hai? mi disse il papà con un tono compassionevole, piegandosi su me.
- "Egli... è il mio tiranno... il mio carnefice... ne morrò; non mi vuol bene nessuno! Pronunziai queste parole con fatica e fui preso dalle convulsioni.
Il papà mi prese in braccio e mi portò in camera mia. Mi addormentai.
Quando mi svegliai dopo 12 ore era già tardi. Vicino al mio letto era accesa una sola bugia; e il nostro medico con Mimì e Liubotska erano seduti poco distanti da me, tutti e tre inquieti per la mia salute, come apertamente si leggeva sui loro visi
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Questo accesso non ha bisogno di commenti: le convulsioni, l'incoscienza e la caduta (adombrata nelle parole: il papà mi prese in braccio), l'attacco di sonno profondo durato 12 ore, sono più che sufficienti per caratterizzarle un vero accesso epilettico.
E così col più grande dei scrittori viventi si completa la prova della psicosi epilettoide del genio.
APPENDICE
Alessandro - Cambise - G. Agnesi - Strindberg - Wagner - Goldoni - -Maisonneuve - Rousseau.
Nè con questi la lista dei nuovi casi dei geni malati è chiusa.
Ad ogni sguardo che si getti sulla storia dei grandi uomini ne troviamo nuove prove, sian pure frammentarie, che giovano però a completare la dimostrazione della nevrosi del genio.
Alessandro Magno. - Troviamo p. e. in una bella monografia di Grasso Gabriele (Questioni concernenti la vita di Antipatro, 1889, Ariano) molti dati sulla follia morale di Alessandro: accessi di megalomania, di impulsività, di deliri religiosi, non che certe bizzarie simili a quelle or notate in Napoleone, la Gamomania, per esempio, per cui obbligò ottanta dei suoi ufficiali e dieci mila soldati ad unirsi in matrimonio con donne persiane.
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