Soprattutto spiccata ebbe l'eredità morbosa nella madre dissoluta, invidiosa, egoista, superstiziosa, altera, impetuosa, e nel fratello Filippo Avrideo, parzialmente imbecille.
Cambise. - Criminalità e genio con epilessia in Cambise. Leggo in Erodoto, III Libro, informazioni sulla pazzia morale, sull'epilessia e sul genio di Cambise sfuggite finora alle osservazioni degli alienisti.
Cambise, figlio di Ciro, re dei Persiani, trascinato dal genio della conquista, pensò prima a conquistare l'Egitto, nel che riesci facilmente; ma subito dopo volle conquistare contemporaneamente gli Ammoniti, gli Etiopi e i Cartaginesi, e senza le precauzioni e le alleanze che aveva saputo prendere nella prima conquista, quando si era alleato cogli Arabi provvedendosi, cioè di otri d'acqua, e fatto riconoscere il terreno, ecc. - E così dell'armata contro gli Ammoniti non rimase più uno che tornasse indietro; tutti morirono di sete e di fame. Anche nelle spedizioni contro gli Etiopi un quinto dei suoi soldati perì di fame dopo esser ricorsa fino a mangiare i propri compagni. Trascinato dalla violenza del potere, commise in Egitto crudeltà bestiali: non potendo più trovare vivo il re Amasi, ne volle far bastonare la mummia; poi con un'ordinanza che feriva profondamente il senso religioso dei Persiani insieme degli Egiziani, la fece abbruciare. Vedendo che i reggitori del Municipio di Memfi facevano allegrezze per il bue Api, (quando cioè si manifestava un bue con certi segni simbolici sulla schiena), li fece morire; e di più fece bastonare a morte i sacerdoti e lo stesso bue Api.
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