Sposò due sorelle, contro la legge persiana, poi ne uccise una con un calcio nel ventre.
Aveva un fido ministro, Procaste, a cui domandando che opinione dominasse nel pubblico su lui, e sentendo dire che lo si biasimava per gli eccessi alcoolici, gli fece vedere come fosse bene in gamba collo spaccare con una freccia il cuore di suo figlio; più tardi fece seppellire dodici Persiani vivi col capo in giù; per un sogno fece uccidere il fratello Smerti.
Nè debbon destare meraviglia, continua Erodoto, prevenendo la nostra teoria dell'equivalenza dell'epilessia colla criminalità, questi eccessi, perchè fin dagli anni dieci patì il morbo sacro.
Ora a chi soccorre in mente il grande epilettico del nostri tempi, Napoleone, vede, salvo il colorito dei tempi, quasi uguali analogie: - le spedizioni in Russia, gli amori incestuosi, le crudeltà inutili sotto forma politica(81); anche soccorre in mente il tipo dei conquistatori quasi sempre pazzi ed impulsivi che ci dà il Ferrero nel Militarismo.
È singolare che nella storia di Appiano si legga pure come Cesare per sfogare la sua malattia epilettica che s'aggravava nell'inerzia conquistasse le Gallie, dandoci fin da quei tempi un equivalente epilettico nell'anelare continuamente a dietro lontane conquiste!
Gaetana Agnesi. - AMATI e Luigia ANZOLETTI(82) ci esumano sulla famosa matematica Gaetana Agnesi, notizie che ne mostrano la nevrosi. - Ed anzitutto la grande precocità. A 5 anni era già forte nella lingua francese, a 9 nel latino, a 11 nel greco, nell'ebraico, nello spagnuolo, e pochi anni dopo apprendeva la filosofia e la matematica.
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