Anche da bimba mostrò quelle disposizioni ascetiche che più tardi crebbero tanto in lei da deciderla a 30 anni ad abbandonar gli studi. Giova notare pure un altro fatto singolarissimo e che giova anche a dimostrare l'influenza grande dell'incoscienza nell'opera geniale, (Vedi Vol. II): che essa trovò molte soluzioni dei problemi matematici nel sonno, o meglio nei sogni, "Pensando in sogno, dice il Frisi(83), ad un quesito meditato nel giorno, balzava dal letto, andava allo studio, annotava la soluzione, poi andava a letto e alla mattina trovava sul tavolino l'annotazione stesa nella notte incoscientemente." E a 12 anni all'epoca della pubertà fu presa da accessi isterepilettici che poi si dissiparono. Si notò in lei anche completa anafrodisia; e come accennammo, a 30 anni la scienziata si trasformava in filantropa, anzi in devota.
Sua sorella Maria Teresa emerse nella musica e compose il celebrato dramma musicale Sofonisba. Maritata sui trent'anni compose il Ciro, il Nitocri, e fu una delle compositrici di musica più ricche di fantasia che vanti la storia dell'arte.
La sorella Paolina era d'una mirabile filantropia.
Il padre Don Pietro, egli pure matematico, ebbe da 2 mogli 23 figli; artritico, era vecchio quando nacque la Agnesi, e passò ai suoi tempi per un famoso egoista, che non voleva maritare le figliuole per conservare il vanto del loro nome alla famiglia.
Strindberg. - Strindberg fu quello che in tedesco si chiama un selbstqualer, un torturatore del proprio corpo e della propria anima; e tutto ciò per speciale disposizione ereditaria e per le condizioni della prima giovinezza; forsanco per la troppa coltura.
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