Ebbe, secondo il Nisbet, accessi epilettici prima di morire. Il rapporto tra l'ispirazione generale e l'accesso epilettico appare alle parole stesse del Wagner sul suo estro: "I miei occhi si oscurano, il mondo mortale scompare, e l'ispirazione si espande in lacrime divine". Anche, la sua amicizia per Luigi II di Baviera, "il re psicopatico, lipemaniaco", dimostra l'affinità elettiva.
Goldoni. - G. BROGNOLIGO (Nevrasteria di Goldoni. - "Il Medico Olandese" di Carlo Goldoni. - "Biblioteca della Scuola Italiana" n. 12-15" marzo 1899), mostra Goldoni come abbia nel Medico Olandese riprodotto la nevrastenia o meglio lipamania che ebbe(84) in gioventù dal 1754 al 1756, acutizzata dalla morte di un altro nevrastenico suo amico, Angeleri, morto mentre recitava.
Questi versi, messi in bocca al curato del Medico Olandese, sono un'immagine spiccatissima di un nevrastenico:
Dal cor in pochi istanti parvemi a poco a pocoStendersi per le membra e dilatarsi in foco,
Sentomi il capo acceso, tremo, mancar mi sento,
Più non mi reggo, e credo morir in quel momento,
Stendo al polso la mano, parmi più non sentirlo.
Corro così tremante, fin dove non so dirlo,
Acqua gridando, andava, chi mi soccorre? Io spiro.
Recanmi alfin dell'acqua; alfin bevo, e respiro,
Ma che? quel dì fatale l'epoca è sventurataDi tai barbari assalti, ch'io provo alla giornata.
Ma la notte, la notte è il mio crudel tormento.
Quando la sera imbruna, s'accresce il mio spavento,
Parmi, che mi si stacchino le viscere dal petto:
Sei, sette volte almeno forza è balzar dal letto.
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