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      E v'hanno uomini indegni di rispetto, perchè troppo di mala fede, che gridano ai miopi loro seguaci in letteratura, in diritto, come dei piccoli merciai timorosi d'ogni concorrenza: Guardatevi da questi alienisti invasori che sconfinano e invadono i nostri campi! - Potremmo noi rispondere: Se invadiamo, gli è perchè siamo forti, e voi siete dei deboli, malamente aggrappati al passato.
      Quando si applicavano, e il costume non è ancora scomparso, la teologia e poi la metafisica, che sono la negazione della vera scienza, alle quistioni pratiche e sociali nonchè alle fisiche, allora il danno era grave, e sarebbe stata utilissima, e non vi fu, l'opposizione; ma che male vi ha quando si applichi una scienza tutta desunta dai fatti a spiegare dei fatti che prima non si comprendevano? Chi si lagna, ora, per la intrusione della chimica, della meccanica in tutti i congegni della nostra vita se non sono i nemici di ogni movimento civile?
      E notisi, poi, per suggellare la sconfitta di codesti avversari: che non sono proprio tanto gli alienisti che si facciano innanzi ad estendere le applicazioni della loro scienza (per istrano caso, in Italia, meno poche eccezioni, tutti sono od avversi o tiepidi amici a quest'idee), quanto gli uomini di grande ingegno come il Ribot, il Taine, lo Spencer, il Maury, il Guyau, il Ferri, il Garofalo, il Drill, il Campili, il Fioretti, il Puglia, che, estranei alla psichiatria, vi si addottrinarono per applicarla ai loro studi. E certo niun alienista si dolse di sì nobili soci e maestri.


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Tre tribuni studiati da un alienista
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori
1887 pagine 171

   





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