Hanno alcuni un esagerato sentimento dell'ordine; così, per esempio, una mia cliente, per la mania dell'ordine, quando allogava nel cassetto la biancheria, ne ritagliava quella che essendo più lunga non apparisse abbastanza allineata.
Così non di rado i pazzi tracciano bei disegni, ma in cui si ravvisa qualche difetto caratteristico.
Uno, per es., nell'eseguire un lavoro di paesaggio, trascura la prospettiva come un Giapponese, perdendosi invece a disegnare con una cura esagerata certi particolari minutissimi ed inutili affatto (vedi tavola I). [Figura Fig_01.png]. Eppure con tutto ciò riesce, grazie all'originalità, ad un effetto mirabile, come trovarono Boito e Castellazzo. Altri, come un monomane studiato dal Raggi, riproduce nelle scolture tutti i caratteri degli artisti preistorici e medioevali. Queste anomalie si osservano specialmente nei pazzi ereditari, monomani in ispecie, e nei mattoidi, sui quali più a lungo ci fermeremo.
I pazzi ereditari, scrive Magnan (3), offrono caratteri fisici e psichici speciali, che li fanno distinguere da tutti gli altri, e fin dai primi anni di vita.
Spiccano in essi la disarmonia intellettuale, lo squilibrio non solo fra le facoltà mentali, egli atti intellettuali da una parte e le inclinazioni dall'altra, ma anche fra le varie facoltà mentali. Cosicchè si hanno degli imbecilli molto atti ad uno o ad altro lavoro psichico ed incapaci affatto per tutto il resto; e ciò perchè le lesioni dei centri sono in essi irregolarmente distribuite, alcune essendo bene sviluppate, mentre restano quasi completamente atrofiche le altre.
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Giapponese Figura Fig Boito Castellazzo Raggi Magnan
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