Hanno poi una gran tendenza all' interpretazione mistica, ai simboli sessuali - hanno (dicono) polluzioni elettro-magnetiche - visioni di santi nudi. Masturbandosi uno credeva creare dei mondi nuovi, e si dipingeva in uno strano quadro a colori, che io posseggo, nell'atto di fabbricare a questo modo dei pianeti, mentre due donne ignude lo contemplavano molto da vicino, e dall'alto lo sorvegliava un'aquila enorme con un grande Napoleone accoccolato su una piccola montagna.
Nei loro raziocinii con finissimo criterio tentano dimostrare la verità delle più assurde asserzioni; per es., se si dicono imperatori, figli di Napoleone, non convengono, come fanno i paralitici, d'essere nel medesimo tempo calzolai, ecc., ma lo negano recisamente; e non asseriscono d'essere diventati re, imperatori tutto d'un tratto, ma in seguito ad avvenimenti che hanno qualche vernice di probabilità; erano bastardi di quella imperatrice che godeva tutt'altra nomea che di castità come Maria Luigia, e ne furono affidati a colei che porta ora il nome della loro madre, ecc.
Ed una volta che questo delirio parziale si organa presenta una tenacità straordinaria.
Tutti gli accidenti della vita essi li interpretano nel senso di quello. Qualche volta, è vero, alla prima contraddizione convengono dell'assurdo, ne ridono anche, ma per lo più non ammettono di sbagliare, se non per un grande interesse loro personale (evitare la reclusione, ecc.) o non siano colpiti da una potente emozione che li faccia rientrare momentaneamente in se stessi, come la speranza di vendicarsi, lo spettacolo di molte persone minacciose o severe, dei giudici, per es., od i superiori.
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