Senza ricordare le pretese sue aspirazioni... principesche ed altre distrazioni più positive e meno alte basterebbe a dimostrarlo la scena che ebbe luogo alle carceri. Egli tempestava fieramente colla moglie gridando, battendo i pugni sul tavolo, ecc., perchè essa non s'era destreggiata in una data bisogna. Le ragioni della donna e le persuasioni anche severe del Direttore presente alla scena non servivano a nulla, quando colei senz'altro gli menò un potente ceffone. Bastò questo perchè e' si calmasse e le chiedesse, raumiliato, scusa, commosso di quella singolarissima prova d'amor coniugale.
D'altronde, come ben accennò Bonghi al Tribunale, il suo altruismo è morboso; e troppo spesso gli alienisti vedono l'altruismo servir di vernice alle più egoistiche e criminose pazzie.
Non che la sua fosse mai una criminalità freddamente premeditata, abituale: era, come la sua bontà e come la sua genialità, un effetto di veri accessi impulsivi intermittenti, che appunto sono così frequenti nei pazzi morali e negli epilettici. È perciò ancora ch'egli, nello stesso giorno in cui fingesi, con carità santa, ad una famiglia d'orfani, debitore perchè ne accetti il denaro, affamato, perchè acconsenta di mangiare con lui, fa presso il Ministro da delatore al collega A.... e tenta farlo destituire per succedergli.
È certo sotto altro simile morboso impulso, che egli, forse affatto inconscio, getta in faccia ai colleghi il calamaio, e sputa ai ministri. e schiaffeggia rivali, e scrive valanghe di oscenità, di insulti, di minaccie, di veri ricatti (32), ed entra nel sacrario delle famiglie, egli che, al di fuori di quei momenti, almeno così attestano persone rispettabili, è incapace della minima violenza e che già ebbe a scrivere nella sua Libertà "essere stoltezza ed immoralità l'entrare nei secreti dell'uomo privato" (33).
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Direttore Bonghi Tribunale Ministro Libertà
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