Pagina (109/171)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      È felice sopratutto negli epiteti o meglio negli insulti personali che trascinavano al riso per la fusione di due o tre giochi di parole in una, e per la malvagia o sottile ironia simile a quella che ispira le formazioni gergali e che piace alla gente poco delicata che forma le masse. - Così, per lui, l'ordine di S. Maurizio è l'ordine equino; Romano sempre finisce in mano; Pierantoni, uomo altissimo e colonnello della territoriale, è colonnello Tellurico; Lombroso è un flebotomo che trascina l'obesa nullità dappertutto; Depretis è Cincinnato da barbabietole.
      In complesso, però, egli ebbe, sì, alcune idee veramente originali, ma non seppe completarle in forma organica; egli intravvide alcuni veri, ma non li dimostrò. Nè pare ad alcuno grande se non perchè è audace, e perchè moltissimi sono vili e ignorano dove sia di casa la sincerità, e si meravigliano in chi ne faccia uso.
      I suoi scritti sono molto più pesanti e abbondanti che seri e concludenti; l'ingegno fa capolino sì ma come un'eccezione o meglio come un'eruzione vulcanica, mentre la scoria e l'inorganico predominano; le eccezioni sono l'effetto, per lo più, oltre che della educazione classica, dei momentanei accessi di genio, paralleli ed analoghi, nell'energia e nella origine, agli impulsivi a lui sì fatali, in cui trova colla chiaroveggenza incosciente del sonnambulo, la nota giusta; oppure converge le punte affilate dall'epigramma con effetti potenti; ma questi lampi sono molto rari e confusi, e finiscono col perdere ogni efficacia colle trovate che gli sgorgano negli altri momenti ben più frequenti in cui prevale la pesante e monotona logorrea, senza la più lontana scintilla d'ingegno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Tre tribuni studiati da un alienista
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori
1887 pagine 171

   





S. Maurizio Romano Pierantoni Tellurico Lombroso Depretis Cincinnato