Il nuovo sedicente tribuno Romano, invece, all'audacia e alla fanatica convinzione del proprio valore, ch'ebbe pure Cola, spinto fino a credersi inviato da Dio, sa unire tal finezza, tale abilità dei tratti sociali, da farsi quasi perdonare, e spesso non lasciar avvertire ai più tutta la povertà dei suoi concetti.
Non che egli proprio ne manchi, ed ancora meno ne manca il suo collega nel tribunato moderno: al contrario; i concetti pullulano in tutti costoro, ma incompleti, smozzati, in uno stato embrionale; sono come i feti immaturi, prima morti che nati, sicchè la loro inutilità non trova riscontro che nella loro frequenza ed abbondanza.
In quei cervelli vi ha (dice Daudet), come nei mercati di bric-à-brac, un po' di tutto, senza trovarvici nulla, causa la polvere, il disordine degli oggetti rotti, incompleti, incapaci al servizio (Jack, v. 11).
Razza vegetante, embrionale, incompleta, assai simile ai prodotti dei fondi marini che hanno tutto dei fiori tranne il profumo, tutto degli animali salvo il moto: e' sono filosofi sordo-muti che solo espongono a gesti le loro idee.
Ma l'arte è una sì gran maga; essa crea un sole che brilla per tutti come un vero sole; e quelli che vi si accostano, anche i men degni, anche i grotteschi, riportano seco qualche po' del suo calore e della sua luce.
Questo fuoco rapito imprudentemente dal cielo, che i mattoidi serban riposto nella loro pupilla, li rende spesso pericolosi, più spesso ridicoli; ma la loro esistenza ne acquista una serenità grandiosa, uno sprezzo del male, una grazia a soffrirlo, che le altre miserie non conoscono, e che li fa ammirare dai più.
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