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      Quando nel 1521, scrive egli, io era nel mio Patmo, in una stanza in cui non entravano che due paggi per recarmi il cibo, sentii una sera, mentre ero in letto, moversi le nocciole dentro il sacco e scagliarsi da sč contro il letto e intorno al mio giaciglio. Appena mi addormentai, sentii un immenso rumore come se precipitassero molte bacche; mi alzai e gridai: Chi sei tu? Mi raccomandai a Cristo
      , ecc.
      Nella chiesa di Wittemberg aveva appena cominciato a spiegare l'epistola ai Romani, quando giunto alle parole: "Il giusto viva della vera fede", sentė questi concetti penetrargli nell'animo e udė ripetersi pių volte quel detto nell'orecchio.
      Nel 1570 quelle parole gli rimbalzano quando era ancora in viaggio per Roma, e con voce tonante, quand'egli si trascinava per la scala santa. "Non rare volte, egli confessa, mi capitō di svegliarmi verso la mezzanotte e disputare con Satana intorno alla messa", ecc., e qui espone molti argomenti addotti dal diavolo, dai quali, notisi, partė per combattere quel rito.
      Giovanna d'Arco deve i miracoli d'eroismo alle allucinazioni sofferte fin dai 12 anni.
      Nei nostri tempi, Giorgio Fox, il fondatore dei quaqueri, deve l'energia della sua propaganda a vere allucinazioni. In grazia a queste abbandona la famiglia, si veste di cuoio, si chiude nei cavi degli alberi, sente che tutti i cristiani, ortodossiani, son figli di Dio. Niuno gli crede; ma egli ode una voce che gli grida: "G. C. ti comprende"; sta 14 giorni in una specie di letargia; e mentre il suo corpo sembra morto, la mente continua ad agire: il che si ripete poi nei suoi seguaci, tutti onesti, ma visionari, profeti.


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Tre tribuni studiati da un alienista
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori
1887 pagine 171

   





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