4. Suffragio universale. - Quanto agli altri lati, troppo dannosi, di questo, postochè si tratta d'un male che non si può sopprimere, senza generarne molti altri, noi dobbiamo temperarli, ricordando quel detto di Spencer, che non sono i più che conducono i meno, ma i meno che conducono i più; allarghiamo, pure, le basi del suffragio, rendiamolo pure universale, estendendolo ai poveri contadini che sudano sui campi per arricchirci, e muoiono, negletti e famelici, più che l'ultimo degli operai, e perciò sono messi da banda anche nei progetti (restati, pur troppo, sempre in istato di crisalide) a favore delle classi inferiori; ma facciamo che essi non siano che elettori di primo grado, e che essi stessi eleggano i veri elettori. Attraverso questa doppia trafila è difficile che siano elette le nullità ed i mattoidi, o lo sarebbero in numero piccolissimo; per scemare, poi, i pericoli delle inframettenze, diminuiamo il numero dei deputati.
5. Avvocati. - Sopratutto restringiamovi il numero delli avvocati patrocinanti, sicchè non sorpassino, che del decuplo, le proporzioni in cui sono le categorie dei colleghi magistrati, professori, per le stesse ragioni per cui si lamentarono quelle, anzi, per ragioni più evidenti, perchè essi, nelle questioni penali sarebbero parte troppo interessata; oltrecchè la necessità in cui sono, spesso (Zanardelli), di sostenere il falso nelle difese, li rende facili al sofisma, inclini a sostituirvi spesso il trionfo delle proprie idee e dei proprii interessi a quelli del paese, nella cui sicurezza turbata essi non vedono l'effetto degli abusi da essi provocati.
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