(GABRINI, Osservazioni storico-critiche sulla vita di Rienzi, 1706, pag. 96).
18 Cola gli rispose: "Essere stato sedotto dallo spirito della superbia, e aver meritato la condanna scagliata contro di lui. L'angelo satanico che nelle selve l'aveva inebriato coi suoi pomi e gli aveva sconvolta la mente, essergli nuovamente apparso colle sue glosse; ma averne tosto reso consapevole il comune signore. Voglia l'arcivescovo pregare Iddio per lui, tenere secreti i suoi falli". - Ma, poco dopo, colle solite contraddizioni, in un'altra lettera, di cui non ci rimase che un frammento, autorizza l'arcivescovo a palesare ciò che aveva prima confidato a lui e al Preposito della cattedrale, sotto il suggello della confessione, quando ciò piacesse all'Imperatore, e spera che, siccome Ester aveva abbattuto i nemici dei Giudei mediante lo stesso Assuero, così Maria Vergine domerà, mediante l'Imperatore, i nemici infernali - con allusioni chiare ai suoi deliri ambiziosi, che evidentemente il carcere, come suole, acutizzava.
19 Il Polistore (Collez. del Muratori, tom. IV, cap. XXXVI, pag. 819) racconta ch'egli, andato a Praga all'Imperatore Carlo, gli dicesse: "Esser ambasciatore di un frate profeta, il quale gli comunicò aver mandato nel mondo il Padre e il Figliuolo di Dio. Ora è tolta la possanza e data allo Spirito Santo, il quale deve regnare sul tempo che ha a venire, e che un altro messo del frate andrebbe a dire altrettanto al Papa, e che il Papa per quelle parole il farebbe abbruciare, ma egli risusciterebbe il terzo di per la virtù dello Spirito Santo.
| |
Osservazioni Rienzi Cola Iddio Preposito Imperatore Ester Giudei Assuero Maria Vergine Imperatore Il Polistore Collez Muratori Praga Imperatore Carlo Padre Figliuolo Dio Spirito Santo Papa Papa Spirito Santo
|